Attivare una serie di leve per incentivare il lavoro e l'autoimprenditorialità, tale è l'obiettivo introdotto dall’ esecutivo con il lancio alla vigilia del 1 maggio. Le due linee guida per sostenere il lavoro autonomo nelle regioni del centro-nord e del sud sono “Il lavoro autonomo nel centro-nord Italia” e “Resto al Sud 2.0” in Abruzzo, in Basilica, in Calabria, in Campania, in Molise, in Puglia, in Sardegna e Sicilia.
Decreto coesione: a chi sono rivolti gli incentivi?
In entrambi i casi, i prestiti sono destinati a persone di età inferiore a 35 anni, disoccupate da almeno 12 mesi, donne disoccupate, persone in situazione di marginalità, vulnerabilità sociale e discriminazioni, come definite dalla normativa il Piano Nazionale per la Gioventù, le Donne e il Lavoro.
Sono ammissibili all’aiuto tutte le attività imprenditoriali che prevedono l'apertura di P.IVA autonoma, ma anche forme di lavoro collettivo come costituzione di società cooperativa, società in accomandita semplice o srl. Il giovane potrà chiedere un voucher per l’avvio dell’attività, non soggetto a rimborso, oppure contributi a fondo perduto, il cui ammontare è geograficamente diverso.
Decreto Coesione: entità delle agevolazioni
A) Autoimpiego Centro nord-Italia
Ai beneficiari sarà concesso un voucher di avvio in regime “de minimis”, non soggetto a rimborso, utilizzabile per l’acquisto di beni, strumenti e servizi, per un importo massimo di 30.000 euro (40.000 euro nel caso di acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali o di beni diretti ad assicurare la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico; 50.000 euro per le attività localizzate nei territori delle regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2009 e 2016). E’ inoltre prevista la concessione di un aiuto in regime “de minimis” per programmi di spesa di valore non superiore a 120.000 euro, consistente in un contributo a fondo perduto fino al 65 per cento dell’investimento.
B) Resto al SUD 2.0
Ai beneficiari è concesso un voucher di avvio in regime de “minimis”, non soggetto a rimborso, utilizzabile per l’acquisto di beni, strumenti e servizi per un importo massimo di 40.000 euro per le attività aventi sede legale nelle aree del Mezzogiorno e le attività aventi sede legale nei territori delle regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2009 e del 2016. Nel caso di acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali o di beni diretti ad assicurare la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico, l’importo massimo del voucher è di 50.000 euro. Al voucher possono aggiungersi:
- un aiuto per programmi di spesa di valore non superiore a 120.000 euro, consistente in un contributo a fondo perduto fino al 75%;
- un ulteriore aiuto per programmi di spesa fino a 200.000 euro, consistente in un contributo a fondo perduto fino al 70%.
Decreto Coesione: Settori strategici legati all'innovazione
Un altro incentivo è previsto per gli Under 35 disoccupati o inattivi che avviano, entro il 31 dicembre 2025, un'attività di impresa nell'ambito dei settori strategici di sviluppo per le nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica.
Coloro che avvieranno una nuova attività in questi campi, e assumeranno dipendenti a tempo indeterminato (sempre sotto i 35 anni), dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2025, fruiranno di uno sgravio totale dei contributi dovuti per i dipendenti, esclusi i premi Inail, nel limite di 800 euro mensili per lavoratore e per la durata massima di tre anni. I fondi disponibili per questo incentivo ammontano a 140,2 milioni, nell’ambito del Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027.
In conclusione Queste misure mirano a sostenere la nascita di nuove imprese sia nel Mezzogiorno che nel Centro Nord dell’Italia. Tuttavia, è importante notare che i dettagli definitivi saranno specificati nel testo ufficiale del decreto
Per accedere alle prossime misure sopradescritte, i privati o le imprese che intendono presentare domanda, devono rispettare determinati requisiti. La documentazione richiesta include un piano d'impresa dettagliato, una dimostrazione della sostenibilità economica e ambientale del progetto e possibilmente la creazione di posti di lavoro. Si tratta di un Iter abbastanza complesso. Per questo noi di CF Business e Consulenze offriamo un servizio completo che va dalla progettazione della domanda fino alla conclusione del progetto con tutta l'assistenza necessaria per ottenere e rendicontare i contributi richiesti.
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